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mercoledì 25 maggio 2011

Vorrei riportare questa riflessione trovata su un sito che frequeuento molto, e scritta da uno degli utenti.

Di Efeso (nick Name) intervento su uno dei forum di www.arnoldehret.it:
Basterebbe fermarsi ogni tanto (anche poco), ed osservare cosa succede (e a chi ci sta) intorno.
Si noterebbe, che il mondo vicino a noi, è deformato, malato, stressato, eccessivo. I "nostri" corpi, sono deformati, malati.
E ciò viene accettato come normale, cioè, che sia normale essere grassi, gonfi, malati stressati, eccitabili per un nonnulla.
Basterebbe fermarsi a riflettere, per comprendere che ciò è inaccettabile, in controsenso alla natura, che invece ci crea sani e forti, e dovrebbe essere così fino alla fine. 


Basterebbe saper osservare, che (per interesse), i mass media in primis, puntano al consumo di cibo non naturale, devitalizzato, morto, al consumo ed all’uso di medicinali, che non guariscono ma che mirano al sintomo, al divertimento forzato, al pettegolezzo, al desiderio eccessivo, al possesso, al potere al denaro. 


Noi siamo altro, non è vero che con l’avanzare dell’età, è assodato che ci si debba ammalare, che ciò faccia parte della biologia umana. 


Ci fa ammalare alimentarsi con cibi cotti, con cadaveri animali, cibi finti. Per essere vitali, occorre cibarsi con cibi naturali che invece ci fanno vivere sani forti e belli, dentro e fuori. 


Cibi soprattuto crudi, principalmente frutta. Il risultato di tale alimentazione, è assenza di dolori, di malattie, benessere interiore e fisico non riscontrabili con l’alimentazione canalizzata dalla TV con la pubblicità che governa e comanda i dettami comportamentali, sia alimentari che verso la salute. 


Sembrerebbe inutile spiegare, che lo fanno non certo per il nostro bene. 


Basterebbe (saper) osservare, per rendersi conto, che si è addormentati, si è senza forza e si segue ciò che viene dettato dagli interessi delle multinazionali alimentari, farmaceutiche e di tante altre cose. 


Noi siamo altro, basterebbe dare spazio alla voce interiore, che soffochiamo con il nostro ego, che è attratto da tutto ciò che è potere, possesso, ma che non ci fa mai stare bene veramente. 


Il nostro bene, dipende da noi, che dovremmo decidere cosa fare della nostra vita, per iniziare, basterebbe saper osservare.

martedì 3 maggio 2011

Menù per la domenica sera



Entrée:
Insalatina di misticanza, grana e noci (tra le varie insalate c'era anche quella, non so come si chiama devo ancora scoprirlo,  varietà di piccole foglie con le venature rosse, una vera opera d'arte della natura)

Primo:
Pasta integrale fatta in casa (spessore Imperia 3) al sugo di pomodoro e basilico passato (sugo vero, quello della mamma, con tanto di pizzico di zucchero per togliere l'acidità del pomodoro)

Secondo:
Zucchine grigliate con mentuccia
Melanzane alla griglia con timo
Peperoni arrostiti sulla fiamma olio e sale.

Contorno:
Cavolo cappuccio in insalata.

Companatico:
Focaccia artigianale con farina bianca e sale grosso maldon.

Dessert:
Finta caprese di fragole e melone con salsa di aceto (foto)