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lunedì 28 novembre 2011

il-clan-destino alla Cucina Italiana con Uliassi | 27/11/11

... che bello! Ho cucinato ad un evento molto carino!
La serata è stata organizzata da Cinque Sensi all'interno della scuola di Cucina Italiana.
Uno degli sponsor Pasta Latini (che personalmente ho scoperto solo in quest'occasione e come si suol dire MAI PIU' SENZA questo è il link al loro sito, dovreste assaggiare i prodotti, sono davvero di ottima qualità www.latini.com).
Beh e che dire, i commensali 25 tra cui il giudice, uno straordinaio Mauro Uliasssi, persona deliziosa e davvero saggia, un bell'incontro, una bella serata in generale. 
Gli Scuochi in competizione erano 4, e ci sono stati 2 exequo al primo posto e altrettanti al secondo.
Ovviamente ho portato un ricetta vegetariana ed è una di quelle semplici ma che esteticamente fanno effetto, avendo lavorato in un ristorante al momento della scelta della ricetta ho subito applicato la regola AUREA: organizzazione, semplicità ed estetica.

La mia ricetta è la Vellutata di piselli (porcini, pere e rochefort) che trovate anche nell'archivio ricette, però ATTENZIONE ... va corretta, non mettete il Roquefort, ammazza gli altri sapori... quindi diventerà (dopo che Uliassi mi ha "sgridato" devo correggerla) così:
Vellutata di piselli (porcini, pere e caprino)

Il porcedimento lo trovate sul sito dell'evento :-)

Buon appetito,
Ale

















martedì 22 novembre 2011

Il-clan-destino in pausa pranzo | 21 novembre 2011


Ricotta di pecora
Pomodori ramati maturi
Olio, sale maldon e pepe
Qualche goccia di limone

il pranzo (consegnato in ufficio) è consegnato e servito

martedì 25 ottobre 2011

Vellutata di zucchine...VERDE INVIDIA




Con questa ricetta partecipo al contest La Cucina dei 7 Peccati
Il mio colore è verde e il peccato è l'invidia. Ho scelto il verde e l'invidia di conseguenza per una questione romantica:
la prima è che "è verde di invidia" me lo diceva sempre mia mamma quando andavo all'asilo/scuola elementare se qualcuno mi dava fastidio e le raccontavo l'episodio, mi diceva, "Amore, non importa, è solo verde di invidia".

L'altro motivo è che il verde e l'invidia mi fanno pensare al personaggio del Grinch di Seuss nell'ultima rappresentazione di Carey: invidioso di chi può ancora godere del Natale... Ma Grinch nella mia lingua è un nomignolo spiritoso e a me caro...
 
Quanto alla ricetta c'è poco da dire: la vellutata la sappiamo fare tutti ma siccome mi piaceva partecipare qs contest e le foto sono troppo carine ecco anche la ricetta:

per 4 persone
2 cipollotti
2 zucchine grosse (o una decina di quelle BABY)
1 patata (se piace, ma si può fare anche senza)


Lavate le zucchine e prima di fare qualsiasi cosa tenete da parte un po' di buccia verde-zucchina e i ciuffi del cipollotto. (che poi taglierete a Julienne)
Tritate finemente il cipollotto.
Tagliate a cubetti piuttosto piccoli la patata e a cubetti meno grossi la zucchina altrimenti si disfa troppo.
Soffritto di cipollotti, unire patata e zucchina e fare rosolare qualche minuto (se vi va sfumate con il vino, io sono troppo a dieta per farlo) e poi coprite d'acqua a filo.

Fate andare a fuoco medio per 20 minuti (mi raccomando le patatate vanno tagliate piccole perchè altrimenti rimangono crude...20 minuti non sono tanti per le patate) e poi passate con il minipimer (o con lo strumento che vi piace di più).

Rimettete sul fuoco e fare ridurre un po'.
Salate pepate QB :-) e servite.

La decorazione della foto sono i ciuffi (sbianchiti e poi saltati) del cipollotto e la buccia della zucchina tagliata a julienne e poi saltata (saltate prima la zucchina e poi il cipollotto, speratamente, perchè se altrimenti la zucchina prende i succhi del cipollotto e sa tutto di cipolla...)

Aggiunta di tofu affumicato grattuggiato sopra a chi piace.

Buon appetito
Ale

lunedì 10 ottobre 2011

Curarsi con il cibo

E' scoppiata la febbre del "mi curo con la natura"...FINALMENTE...aggiungerei.

Io seguo questa "politica" da tempo e mi trovo bene.

A tal proposito c'è un simpatico articolo di D della Repubblica (on line) da leggere per introduzione ad uno studio più approfondito dell'argomento.



Da Alloro a Zenzero, l'alfabeto dei cibi sani

I libri sull'argomento sono miriadi, uno che ho letto di recente è questo:
Mangiar Sano e Naturale Buono
è una guida molto completa e scritta con termini semplici (sembra di parlare con un amico dell'arrgomento).

Un altro volume, più didascalico e molto utile, è questo:
Il Grande Atlante delle Piante Medicinali
Buona lettura

Ale

venerdì 16 settembre 2011

Cereali Germogliati

Sapevate che i cereali integrali si possono concumare, anche crudi, o cmq con una cottura di gran lunga minore di quella riportata sulle confezioni, a patto di averli fatti germogliare?

Io l'ho appena scoperto e mi sono gettata anica e corpo nell'esperimento.

E' molto semplice: si prende un cereale intgrale (con il riso bianco/brillato non funziona perchè è un alimento morto e il germe del cereale non c'è più o, se c'è ancora, non è più in grado di vivere e germogliare) qualsiasi: riso, farro, orzo, miglio, mais, quino etc. mettetelo a bagno x al massimo 8 ore.
Poi scolate e lasciate 1 o 2 giorni i cereali in una ciotola (di terra cotta sarebbe l'ideale, va bene anche la ceramica e il vetro NO ai metalli)
Sciaquate 2 volte al giorno.

Al primo germoglio proverete orgoglio per le vostre piccole creture ... poi l'impazienza di assaggiarli sovrasterà ogni altro sentimento.

I Germogli in Cucina Buono



Ale

martedì 13 settembre 2011

Delle erbette non si butta via niente - cucina FdF®

Al mercato o al super mercato sto comprando spesso le erbette fresche, che buone.

Una volta (anni luce fa) usavo solo le foglie diciamo più che altro per un banale fatto estetico e come per le erbette idem per le coste, per gli spinaci, catalogna, tarassaco, catalogna selvatica etc.
In trattoria poi ho imparato, tra le altre mille cose, a non buttare via niente, quindi, come per il maiale, anche delle verdure non si butta via niente e al momento di lavare le verdure divido le foglie dai gambi e cucino le prime come contorno  e utilizzo i gambi da saltare in padella, per condire una pasta, per fare un pesto particolare o per le polpette di verdura.
In venerdì è stato il caso delle erbette appunto, ho fatto un condimento rapido rapido per la pasta di integrale.

Ingredienti:
I gambi di 1kg di erbette ben puliti e scolati.
Pinoli
Aglio
Olio
Peperoncino
Pane secco


Tagliare i gambi in piccoli pezzi mezzo centimetro.

Saltarli in padella con aglio, olio e peperoncino per max 5 minuti (devono restare ben croccanti e non troppo molli)
A parte, in un altro padellino,  saltare con un goccio d'olio il pane secco sbriciolato (viene molto bene con la grattuggia del formaggio, nei buchi grandi, devono essere briciole grossolane) e, se piacciono i pinoli (o un altro frutto secco che vi avanza, stanno molto bene anche le mandorle! Oppure insaporite con un erba aromatica o delle scorzette d'arancia/limone)

Cuocere la pasta in abbondante acqua (salatela alla fine l'acqua così la pasta assorbirà solo sale fresco negli ultimi minuti di cottura) scolate e saltate con le erbette a fuoco vivo. Spegnete, condite con il pan grattato aromatizzato e servite.

Ovviamente qualcuno ci ha pensato prima di me e ne ha fatto un libro interessante:

Avanzi Popolo
La Cucina a Impatto (quasi) Zero Buono


Buon appetito.
Ale

mercoledì 7 settembre 2011

Km0

Ieri sera cenetta a Kilometri Zero.
Al mercato di Papiniano ho comprato:
1 euro al kilo erbette
0,50 euro al kilo zucchine
3 euro 20 fiori di zucchina + zucchina baby

0,50 euro al kilo percocche
1 euro un melone di 2 kg

Non sono riuscita a cucinare tutto perchè era troppa roba però il risultato è stato:
1_riso selvatico rosso (portato dalla camargue da un'amica) con gambi di erbette e zucchine baby al profumo di timo
2_fiori di zucchina in pastella (senza uova e con farina di farro)
3_melone

volevo fare le percocche al vino rosso, come faceva mia nonna d'estate, ma sarebbe stato uno spreco.

Delle erbette ho ancora le foglie e qs sera ci farò qualcosa. Mi hanno anche omaggiato di un bel mezzo chilo di cavolo nero e la scelta tra erbette e cavolo nero è dificile...mah, vedremo come andrà la serata!

Ale



lunedì 4 luglio 2011

Cuore Caldo

dosi per 10 tortini:

250gr di cioccolato fondente
100 gr di fruttosio (o 4 cucchiai di succo d'agave, dosate bene il succo perchè essendo liquido richia di ammorbidire troppo l'impasto, nel caso aggiungete farina)
1/4 bustina di lievito (4 o 5 grammi circa)
200 gr di margarina 

40 gr di olio di semi spremuto a freddo e biologico
60 gr di farina (io uso 30gr di farina 00 e 30gr di farina di riso, oppure tutta farina di riso in questo modo il tortino viene mooooolto leggero! ma il mix delle due farine è l'alternativa migliore)
20 gr di maizena (o fecola di patate...meglio maizena)


imburrare o dovrei dire IMMARGARINARE e infarinare gli stampini usa e getta di alluminio prima di versare il composto ottenuto. (margarina + farina e non margarina+zucchero per gli stampini, altrimenti i tortini cotti con lo zucchero si appiccicano all'alluminio e si romopono al momento di servirli)

procedimento:
prima di tutto eseguire l'operazione margarin+farina nelle forme per tortini, così da essere già pronti al momento cruciale!


sciogliere a bagnomaria la cioccolata con la margarina. (l'acqua del bagnomaria nn deve mai bollire)
sbattere lo zucchero e l'olio di semi.
quando il cioccolato+margarina si è sciolto unire il composto di olio e zucchero. 

unendo i due composti fare attenzione e mescolare bene ma nn troppo energicamente per nn formare  bolle d'aria nel cioccolato.
infine aggiungere la farina setacciata (inclusa maizena e lievito)
qnd il composto è omogeneo versarlo nelle formine usa e getta.


lasciar riposare in frigorifero un apio d'ore oppure conservarli in freezer e usarli con l'arrivo di ospiti inattesi!

cottura:
accendere il forno a 200° e cuocere i tortini (possibilmente con il forno ventilato e molto va alla sensibilità del cuoco, per la giusta cottura, ogni forno è a se!)

dal frigorifero: 8 minuti
dal freezer: 15 minuti

servire togliendo lo stampino usa e getta (dovrebbero venire via semplicemente capovolgendolo con un gesto rapido) e mettere dello zucchero a velo o una bella salsina a i frutti di bosco... (quella nelle foto è crema di maroni, un po' fuori stagione, lo so ma mi piace troppo!)


mercoledì 8 giugno 2011

Menù 24 dicembre 2010

germogli misti
insalata di arance e finocchi con ribes e pepe rosa
crostoni di polenta di storo e cipolle stufate
paccheri alla norma
parmigiana di melanzane

mercoledì 25 maggio 2011

Vorrei riportare questa riflessione trovata su un sito che frequeuento molto, e scritta da uno degli utenti.

Di Efeso (nick Name) intervento su uno dei forum di www.arnoldehret.it:
Basterebbe fermarsi ogni tanto (anche poco), ed osservare cosa succede (e a chi ci sta) intorno.
Si noterebbe, che il mondo vicino a noi, è deformato, malato, stressato, eccessivo. I "nostri" corpi, sono deformati, malati.
E ciò viene accettato come normale, cioè, che sia normale essere grassi, gonfi, malati stressati, eccitabili per un nonnulla.
Basterebbe fermarsi a riflettere, per comprendere che ciò è inaccettabile, in controsenso alla natura, che invece ci crea sani e forti, e dovrebbe essere così fino alla fine. 


Basterebbe saper osservare, che (per interesse), i mass media in primis, puntano al consumo di cibo non naturale, devitalizzato, morto, al consumo ed all’uso di medicinali, che non guariscono ma che mirano al sintomo, al divertimento forzato, al pettegolezzo, al desiderio eccessivo, al possesso, al potere al denaro. 


Noi siamo altro, non è vero che con l’avanzare dell’età, è assodato che ci si debba ammalare, che ciò faccia parte della biologia umana. 


Ci fa ammalare alimentarsi con cibi cotti, con cadaveri animali, cibi finti. Per essere vitali, occorre cibarsi con cibi naturali che invece ci fanno vivere sani forti e belli, dentro e fuori. 


Cibi soprattuto crudi, principalmente frutta. Il risultato di tale alimentazione, è assenza di dolori, di malattie, benessere interiore e fisico non riscontrabili con l’alimentazione canalizzata dalla TV con la pubblicità che governa e comanda i dettami comportamentali, sia alimentari che verso la salute. 


Sembrerebbe inutile spiegare, che lo fanno non certo per il nostro bene. 


Basterebbe (saper) osservare, per rendersi conto, che si è addormentati, si è senza forza e si segue ciò che viene dettato dagli interessi delle multinazionali alimentari, farmaceutiche e di tante altre cose. 


Noi siamo altro, basterebbe dare spazio alla voce interiore, che soffochiamo con il nostro ego, che è attratto da tutto ciò che è potere, possesso, ma che non ci fa mai stare bene veramente. 


Il nostro bene, dipende da noi, che dovremmo decidere cosa fare della nostra vita, per iniziare, basterebbe saper osservare.

martedì 3 maggio 2011

Menù per la domenica sera



Entrée:
Insalatina di misticanza, grana e noci (tra le varie insalate c'era anche quella, non so come si chiama devo ancora scoprirlo,  varietà di piccole foglie con le venature rosse, una vera opera d'arte della natura)

Primo:
Pasta integrale fatta in casa (spessore Imperia 3) al sugo di pomodoro e basilico passato (sugo vero, quello della mamma, con tanto di pizzico di zucchero per togliere l'acidità del pomodoro)

Secondo:
Zucchine grigliate con mentuccia
Melanzane alla griglia con timo
Peperoni arrostiti sulla fiamma olio e sale.

Contorno:
Cavolo cappuccio in insalata.

Companatico:
Focaccia artigianale con farina bianca e sale grosso maldon.

Dessert:
Finta caprese di fragole e melone con salsa di aceto (foto)






giovedì 28 aprile 2011

I miracoli secondo me


L'altro ieri preparando questo bestione integrale, io e la mia amica, ci siamo interrogate sul significato della parola miracolo.
Per me la forza di un alimento vivo è un miracolo.
L'unione di 3 elementi poveri che creano cibo povero e delizioso è un miracolo.

Acqua - 250/300ml
Farina - 500gr
Lievito (madre, in polvere o di birra..questo lo scegliete voi) qui abbiamo usato il cubetto (uno intero) sciolto in acqua tiepida

Mettete la farina in una ciotola (potete fare 50% bianca e 50% integrale o tutta integrale, quella della foto è tutta integrale) fate un buco al centro della farina, mettete 3 cucchiaini di sale, e lievito sciolto che nel frattempo è fermentato 3 cucchiai olio d'oliva e l'acqua (queste tre indicazioni sono da seguire alla lettera)
Impastare e creare una palla, fare una x con il coltello in superficie e coprire con la pellicola (o con panno umido). Lasciar riposare per 2 ore in luogo caldo.
Poi stendere in teglia e lasciar lievitare altri 30 minuti (consigliato ma non obbligatorio)
Spennellare di olio.
Cuocere in forno a 220° per 20/25 minuti
Verso il 15° minuto aggiungere il sale grosso (ed eventualmente delle erba se vi piacciono)
Sfornare e servire


Questa è unione di fatto.
Questa è una famiglia.
Questo trio da origine alla vita: esplode, è creativo, e vivo!

Mi chiedo come facciano tutte quelle persone che si abbuffano di schifezze o dicono che si nutrono solo per sopravvivere; come fanno quelli che non amano cucinare? Che problema hanno quellli che pensano che per mangiar bene si debba spendere una follia?

Buon appetito